GLI AUTORI

BERNARDO STROZZI

Entrato a soli diciasette anni nell’ordine dei Cappuccini si diede ad una pittura di tipo devozionale influenzato dal manierismo lombardo. Costretto a lasciare il saio nel 1608 per aiutare la famiglia, dal 1614 al 1621 ebbe l’incarico di ingegnere del porto. La sua opera pittorica però continuò raggiungendo commissioni di prestigio sempre maggiori quali ad esempio gli affreschi di palazzo Doria, influenzato dal realismo caravaggesco e dalla cromia corposa di Rubens. Nel 1630 per una vicenda giudiziaria ripara a Venezia dove la sua fama gli vale la nomina a Monsignore (1635). Il trasferimento in laguna comporta un raffinato schiarimento della tavolozza portandolo a quella luminosità che contraddistingue il suo stile maturo. “Cristo portacroce“, “San Francesco“, “Compianto sul Cristo morto” e numerose opere della sua bottega sono conservate in Pinacoteca.